Fantastica serata al Bagutta di Milano per i cinquant’anni di Marco Eugenio Di Giandomenico
Martedì 24 novembre 2015 al Ristorante Bagutta di Milano si è tenuto il gala dinner organizzato dal Cenacolo Bagutta e da Ethicando Association per celebrare il cinquantesimo compleanno del noto manager culturale e scrittore milanese, Marco Eugenio Di Giandomenico.
Sono intervenuti eminenti personaggi della cultura e dell'arte non solo milanese, oltre ad alcuni artisti e docenti dell'Accademia di Belle Arti di Brera, tra cui Roberto Favaro, musicologo e Preside del Dipartimento di Progettazione e Arti Applicate, Roberto Rosso, Direttore della Scuola di Nuove Tecnologie per l'Arte.
Tra gli ospiti anche Davide Foschi, Franco Scepi, Rosella Maspero, Anna Bonanni, Luciano Dabbene, Marina Castelnuovo, Elvino Motti, Antonio Guccione, Ottaviano Blitch, Marta Lock, Stefano Bondioli.
Marco Eugenio Di Giandomenico vive ed opera a Milano da più di vent'anni, attestandosi da subito tra i più attivi manager nel campo della cultura e dell'arte, al vertice di importanti progettualità internazionali. E' il direttore della piattaforma di comunicazione Betting On Italy (BOI), che promuove iniziative per valorizzare la cultura e lo stile italiano nel mondo con un focus specifico su arte, cinema e da ultimo su "sustainable food" in chiave EXPO 2015.
Già docente al Politecnico di Milano di Economia e Organizzazione Aziendale, attualmente è titolare del corso di Logica e Organizzazione di Impresa presso l'Accademia di Belle Arti di Brera. Ha scritto varie monografie di successo su temi giuridici (soprattutto per la Maggioli e la Cedam) e di economia aziendale, tra cui "Management Etico. Principi e Fondamenti" (Giuffré Editore, Milano, 2014) e "Il Bilancio Sociale e il Modulo Aziendale Etico" (Giuffré Editore, Milano, 2008).
Nel 2012 è intervenuto, in qualità di opinionista ed esperto di valorizzazione territoriale, nelle trasmissioni "HERITAGE" condotte da Marco Ravaglioli e Federico Fazzuoli su RAI UNO, nonché su LINEA VERDE (sempre RAI UNO) con riferimento alla manifestazione "Bergamo verso EXPO".
Nel 2014 ha scritto il libro "Tundurundù. Pensieri di Amore e di Bellezza. Un anno di facebook", edito dalla Marcianum Press di Venezia (2014), che ha riscosso grande successo di critica e di pubblico, vincendo vari premi e riconoscimenti, tra cui il Premio AURUM per la Scrittura e per il Cinema (edizione 2014) e il Primo Premio Narrativa Leonardo da Vinci (edizione 2015).
In occasione del cinquantesimo compleanno, affermati artisti del panorama artistico milanese e non solo tra cui citiamo, Davide Foschi, Elvino Motti e Franco Scepi hanno donato a Marco Eugenio Di Giandomenico una loro opera appositamente realizzata per l’occasione. Davide Foschi, con l’opera “Confronti”, una tecnica mista su tela, ha voluto suggellare il rapporto di profonda stima ed amicizia che si è stabilito tra personalità apparentemente distanti, come quella di un artista ed un economista. Infatti è possibile, sempre, trovare un punto d’incontro anche condividendo esperienze di vita che rimettano al centro l’Uomo, e la sua Anima, verso un Nuovo Rinascimento, artistico, economico e culturale. Elvino Motti, noto scultore milanese, con la sua opera “Senza titolo”, in marmo rosa, ha voluto sottolineare che è ancora possibile una ricerca dell’estetica pura ed essenziale: l’artista ha voluto augurare “altri 50 anni” nella convinzione che sia ancora possibile ricercare un’Estetica ideale, alla base di un Nuovo Rinascimento. Franco Scepi, noto artista, regista e pubblicitario milanese, ha donato a Marco Eugenio, l’opera “Senza titolo”, tecnica mista su tela, che ritrae il festeggiato come ipoteticamente potrebbe essere nel 2065, quando compirà 100 anni, in un’epoca barocca, in una nuova era che quasi non conosce il tempo. Il verde è la tinta che domina il quadro: secondo eminenti fisici, il verde è il colore dell’infinito, e biblicamente rappresenta la speranza!
La serata è stata impreziosita da un concerto del giovane clarinettista di origine russa, il maestro Danila Musikhin, il quale ha eseguito magistralmente vari brani classici jazz per lo più americani, coinvolgendo tutti gli ospiti, conferendo alla festa un particolare colore affettivo e di ulteriore calorosa partecipazione.